La famiglia

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La storia della famiglia Mazzei e' strettamente legata fin dai tempi antichi alla vita politica e culturale della Toscana e da altrettanto tempo a quella della vitivinicoltura in Toscana: i primi documenti riguardanti i Mazzei risalgono infatti dell'inizio del XI secolo. Addirittura, il primo documento che fa riferimento al Chianti come zona di produzione si ritrova nella corrispondenza datata 16 Dicembre 1398 tra Ser Lapo Mazzei "il sottil notaio" e Francesco Datini "il mercante di Prato".

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E' grazie alla nipote di Ser Lapo Mazzei, Madonna Smeralda, che si era sposata con Piero Agnolo da Fonterutoli, che la famiglia Mazzei diviene proprietaria del Castello di Fonterutoli, che poi passa di generazione in generazione dal 1435 fino ad oggi, attraverso 25 generazioni.

In tempi piu' recenti, un altro antenato e appassionato viticultore della famiglia Mazzei ha lasciato la sua impronta nella storia degli Stati Uniti: si tratta di Filippo Mazzei, viaggiatore, intellettuale, spirito libero che ha contribuito alla stesura della Costituzione degli Stati Uniti.

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Questa conoscenza antica ha permesso di sviluppare un profonda consapevolezza delle potenzialità del Sangiovese in ognuna delle complesse tipologie di terroir che compongono questa particolare zona di Castellina in Chianti.


Il Caggio è un fantastico enclave, con caratteristiche distintive, tali da renderlo da tutti i punti di vista al di sopra di ogni aspettativa.

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E’ proprio grazie a questa unicità che Giovanni Mazzei, figlio maggiore di Filippo, l’attuale presidente dell’azienda Marchesi Mazzei ha individuato nel Caggio la situazione perfetta per realizzare un Sangiovese in purezza senza precedenti, al quale da tempo si stava dedicando. Nasce così Ipsus un vino, espressione delle eccezionali viti di Sangiovese qui presenti, valorizzate dall’esperienza che deriva da 600 anni di tradizione enologica della sua famiglia.

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